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MediaDB / «Poesia russa" di Anatoly Naiman: scarica fb2, leggi online
Informazioni sul libro: 2023 / Questo libro è un commento dettagliato di Anatoly Naiman sulle principali e fondamentali poesie russe: "Il cavaliere di bronzo" di A. S. Pushkin, " Frost, the Red The Nose" di N. A. Nekrasov, "I dodici" di A. Blok, "Nuvola in pantaloni" di V. Mayakovsky e "Poesia senza eroe" di A. Akhmatova. Ognuna di queste poesie non solo è nuova rispetto alla precedente, ma ogni volta offre l'opportunità per una nuova esperienza di lettura. Naiman, come una guida, ci aiuta ad avvicinarci all'essenza di questi testi poetici, a noi familiari fin dall'infanzia, a scoprire di nuovo ciascuna delle poesie - e allo stesso tempo “a leggere questa cosa come l'ha letta l'autore, in ordine vederla e sentirla come la vedeva e la sentiva”. La “Nuvola” occupava così un posto speciale tra le poesie russe, non solo come cosa, per usare l'espressione di Akhmatov, “innovativa per eccellenza”, ma, prima ancora, come una cosa. in quanto dotato di una carica scioccante eccezionale. Il testo, le realizzazioni artistiche, la poesia passano in secondo piano davanti al fatto, al fenomeno. In questo senso, la poesia può essere considerata una delle stesse fasi pre-rivoluzionarie di una sorta di sciopero per chi per una vasta gamma di lettori: coloro che sono interessati alla letteratura russa, alla critica letteraria, ora che il poeta se stesso se n'è andato, e il Poema ha nuovi lettori, lo spazio lasciato per loro è attratto dal suono del “coro segreto” e dalle loro voci. Tra loro ci sono, per così dire, quelli crudi, quelli che rispondono direttamente alla bellezza, alla chiarezza o al mistero delle poesie; o su una storia raccontata; o, infine, sulla bocca aperta e sofferente della maschera tragica in cui è congelato il volto dell’autore. Ci sono anche quelli professionali: quelli che colgono, per usare le parole di Akhmatov, il "terzo, settimo e ventinovesimo" strato sonoro del Poema e rispondono ad esso con confronti più o meno inaspettati, ipotesi più o meno solide. Il poeta continua a “ascoltarli”, perché risponde loro, come l'eroe rispondeva all'antico coro, come la stessa Akhmatova rispondeva ai “primi ascoltatori” durante la sua vita. In questo senso, dopo la sua morte e per sempre, il Poema divenne ancora più privo di eroi di quanto lo fosse negli anni della sua origine. Nello stesso senso non c'è differenza tra il destino del Poema durante la vita e dopo la morte dell'autore: “Cresci, fiorisci, sei nel suono.