Informazioni sul libro: 2016 / “...Max rabbrividisce, ingoia l'amarezza che si è accumulata sulla sua lingua. All'improvviso si interessa all'odore e al sapore di quest'acqua densa. L'aria sotto il soffitto della grotta è fredda? Che sensazione ha la sabbia grigia e simile alla cenere tra le pietre - Lu! - chiama ancora, e l'acqua si raggrinzisce come le pieghe di una tuta protettiva. I suoi rivoli sottili strisciano sulle pietre e sulla sabbia grigia, risalgono lentamente le gambe di Max, si aggrovigliano nelle giunture sigillate, come se volessero penetrare all'interno. Max si dimentica addirittura di respirare. Vorrei darmi un pizzicotto, ma la tuta si intromette, coprendo completamente il corpo, dalla testa ai piedi. Dopo lunghi secondi, l'acqua rifluisce nella fessura e Max, con le gambe deboli, cade verso la navetta. Guarda le gocce di umidità rimaste sulle gambe dei pantaloni e che ora scintillano al sole. Giura di non fermarsi mai più durante il viaggio verso la base. Non volare mai alle caverne…»