Informazioni sul libro: un anno / È passato quasi mezzo secolo dall'inizio dell'ultima guerra mondiale. Quasi l'intera popolazione del pianeta morì il primo giorno. Ma una piccola manciata di persone è riuscita a sopravvivere e a nascondersi sottoterra: nei tunnel della metropolitana, nelle miniere e in molti altri oggetti che in qualche modo potevano proteggerli dal duro mondo post-nucleare. Nelle più grandi strutture sotterranee, come quelle di Mosca e San Pietroburgo, le persone riuscivano non solo a fuggire, ma anche a continuare la propria esistenza. Le stazioni divennero stati nani che avevano il proprio potere e le proprie leggi. Alcuni si unirono in interi conglomerati e confederazioni, mentre altri combatterono costantemente tra loro per il territorio e le risorse. Ma questo non era l’unico problema per i residenti della metropolitana: le radiazioni e innumerevoli folle di mutanti dilagavano in superficie e cercavano di entrare nella metropolitana. La difesa fu condotta su tutti i fronti e sembrava che i residenti avessero perso ogni speranza in un futuro luminoso, perché, come credevano, non era rimasto nessun altro al mondo tranne loro. Ma è stato un errore. C'era ancora vita in alcuni posti.