Sul libro: anno / "Per ordine del Comando Supremo, le truppe sovietiche lasciarono Sebastopoli", riferì la Pravda il 4 luglio 1942. In effetti, quel giorno l'esercito Primorsky manteneva ancora la difesa sulla penisola di Chersonesos, sperando nell'aiuto della flotta del Mar Nero. Ma non arrivò nessun aiuto. Solo il personale politico-militare più elevato (per un totale di 1.726 persone) fu evacuato dall'assedio di Sebastopoli e più di 120mila soldati (un terzo dei quali feriti) furono condannati alla morte o alla prigionia... Perché la città fortezza cadde? Di chi è stata la colpa se il calvario di Sebastopoli, durato otto mesi, si è concluso con un sanguinoso disastro e le divisioni agguerrite dalla battaglia sono state abbandonate al loro destino? Perché l’eroismo di massa e la dedizione delle nostre truppe non hanno salvato la città della gloria militare russa? E c'era la possibilità di difendere la Crimea? Rispondendo alle domande più amare e dolorose, questo libro ricostruisce dettagliatamente, giorno per giorno e ora per ora, la tragica storia dell'ultimo assalto a Sebastopoli.