Informazioni sul libro: 2024 / Ludwig Wittgenstein è uno dei più grandi filosofi del ventesimo secolo, lavora nel campo della logica, della filosofia della mente e del linguaggio come mente formale. Wittgenstein riteneva che la lingua non potesse essere compresa al di fuori del contesto in cui viene utilizzata: al variare del contesto cambia anche il significato semantico della lingua. Tutto questo assomiglia a un “gioco linguistico”, a un insieme di metodi piuttosto che a una teoria, ma Wittgenstein credeva che questo fosse l’unico modo in cui una disciplina poteva apparire, costantemente costretta ad adattarsi ai suoi argomenti in evoluzione. Jean-François Lyotard, un francese filosofo postmodernista, dà una diversa interpretazione dei “giochi linguistici” di Wittgenstein. Secondo Lyotard, “giochi linguistici” dovrebbero significare sistemi individuali in cui vengono prodotte regole indipendenti per la loro attività. Nell’era postmoderna, dice Lyotard, le precedenti dottrine filosofiche su larga scala (metanarrazioni) causano scetticismo. Comprendiamo l'incompatibilità delle nostre aspirazioni, credenze e desideri, e per questo motivo la postmodernità è caratterizzata da un gran numero di micro-narrazioni. Il libro presenta le principali opere di Wittgenstein e Lyotard su questo argomento.