Informazioni sul libro: 2004 / Jacques Maritain (1882–1973), il più grande filosofo religioso del nostro tempo, il fondatore, insieme a E. Gilson, del neotomismo, si concentrò non tanto sulla storia del pensiero, ma sull'avanzamento della dottrina tomista nel campo metafisico propriamente detto. Esempi di questo tipo di lavoro, che ci riportano alla sfera della “filosofia perenne”, sono presentati in questo volume. A differenza di molte celebrità filosofiche del XX secolo, Maritain non cerca di ricorrere al linguaggio spettacolare dei neologismi; al contrario, si avvale della ricchezza inesauribile delle categorie classiche. Il suo atteggiamento generale è salvifico, procedendo da una visione confessionale del mondo come cosmo ragionevole nel suo prototipo, che lo avvicina all'intuizione della filosofia religiosa russa. Il volume comprendeva anche opere sulla teoria dell'arte e sui problemi della creatività artistica, nate come risposta a sperimentazioni surrealistiche, che attribuivano al pensatore il compito di riportare il pensiero storico-artistico sui solidi fondamenti della metafisica di Platone, Aristotele, Tommaso d'Aquino e correlando con esso la situazione moderna della creatività artistica.